venerdì 21 giugno 2013

La cognizione dell'amore



Lui diceva di amarla, lasciando e tornando, lasciando e tornando.
Lei lo amava, da sempre.
Lui farfugliava tutto, il contrario di tutto, tutto al contrario.
Lei s'era trovata a aspettarlo, senza aspettative.
Lui voleva legarla a sé, come un'icona immaginaria.
Per lui gli anni erano pensieri, tra sé e sé.
Per lei un anno era un arco di vita da musicare insieme.
Lui conosceva il Noi soltanto alla prima persona singolare.
Lei gli credeva, credeva anche alle sue bugie.
Lui ripeteva: Nulla è cambiato.
Lei pensava: Appunto.
Lui voleva rubarle la possibilità di dimenticare.
Lei desiderava tornare a volare.
Lui le parlava al condizionale.
Lei amava i verbi coniugati al presente.
Lui pur di non dire Ti amo cominciava a frignare.
Lei pazientava.
Lui scappava.
Lei gli permetteva di tornare.
E lui scappava.
Lei c'era, lui lo sapeva.
Lui fingeva di esserci.
Lei era lì, come l'esserci-nel-mondo.
Lui fuggiva dalla vita e lo chiamava amore.
Lei voleva salpare.
Lui la ancorava alla terra arida.
Lei voleva la sua felicità.
Lui non sopportava di saperla libera e felice.
Lei, in un giorno di giugno, lo salutò.
Ciao ciao, ciao amore, ciao.
Adesso basta.


[1162013]

domenica 16 giugno 2013

Sogno numero quattro



Sarà la luce tersa di questa domenica di giugno
sarà il pianto liberatorio della notte
sarà il desiderio dei sorrisi più belli del pianeta
sarà che a L'Avana si respira felicità arcaica
e l'anima si musica in ogni angolo di strada,
tra le case di colori sverniciati,
mojito a colazione
ed è musica stupenda
- ché a Cuba ballano pure le onde del mare -
sarà che Cayo Largo è il paradiso della terra
coi suoi granchi giganti e conchiglie come opere d'arte
iguane preistoriche
pesci contenti che parlano tutte le lingue del mondo
sarà che vorrei tornare
sarà che un giorno ritornerò.