venerdì 18 dicembre 2015

MinimaRecensione - Irrational Man


Irrational Man, Woody Allen

Se non ci fosse Woody Allen bisognerebbe inventarlo.
Irrational Man è una sorta di compendio della sua intera opera cinematografica.
Il film ruota intorno alla distruttività amorosa, all'ambiguità razionale, al cinismo, alle voragini interiori, al cortocircuito creato dalla grande intelligenza razionale che coabita con l'analfabetismo emotivo.
Il tutto rappresentato con elegante maestria.
Fotografia splendida, musiche perfette, attori molto bravi.
La prima parte è il trionfo della leggerezza filosofica: la filosofia in senso alto e la filosofia della vita s'intrecciano con le debolezze umane tipiche della borghesia colta, prevedibilmente razionale e banalmente irrazionale.
La seconda parte vede la commedia virare sul noir, nero surrealista ma al contempo iperrealista.
Qualche cambiamento nel ritmo narrativo rende forse disomogenee le due parti del film, tuttavia si tratta di variazioni nel passo di regia mentre la sceneggiatura resta integra.
Piccolo difetto dentro all'ennesimo bel film di cui Woody Allen ci ha fatto dono.
Viva il cinema e viva Woody con i suoi luminosi Ottanta!

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