giovedì 19 dicembre 2013
Le cose
Le cose hanno nomi
Hanno colori
Odori
Sapori
Di cui il mondo
Parla e tace e canta
In base alla sacra legge
Della parola
Della musica
Del silenzio
giovedì 12 dicembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
PianoFORTE, per grazia ereditata
Pianoforte
Re degli strumenti
Custode di segreti belli dell'infanzia
Ode in musica
Sublimazione del bello
Per grazia ereditata
martedì 19 novembre 2013
Dolori d'amore
Forza Gallura, forza Sardegna
Tre dolori nell'anima e nel cuore, dolori d'amore.
L'ultimo si chiama Gallura, si chiama Sardegna.
E' il profumo del mirto, le seadas ancora calde, due "patatine" guttiau sgranocchiate in spiaggia, miele e pecorino, sabbia color di ricotta, duecento gradazioni di mare, il verde e il blu, montagne arcaiche dove il sole e la luna s'innamorano del mondo, persone dai modi imperscrutabili, d'immensa ospitalità, di elegante riservatezza, la forza granitica della conservazione di sé che posa radici nella terra, che libera l'anima tra le onde marine.
lunedì 18 novembre 2013
Dialogo con la pioggia
Dialogo con la pioggia.
Musica d'acqua
parole difficili
silenzi corposi
vicoli dormienti
ormeggi incerti
scalinate scivolose
gatti perplessi.
Genova impastata di ruggine e sale.
sabato 16 novembre 2013
Tramontana
Notte di tramontana
Gelida donna del nord
Ascolta il sogno ancora vivo
Nelle tue raffiche estreme
Un soffio di nome Amore
giovedì 7 novembre 2013
Nel regno di contramore
Narrami una favola d'insofferenza
Maltratta l'anima
Oscura le nostre voci.
Scarta il bello della bellezza
Coltiva le rimozioni
Moltiplica ogni sfiducia.
Oltraggia il coraggio
Silenzia l'amore
Sii il re della passione solitaria.
Cancella il reale
Interpreta il surreale
Rigetta questa felicità.
Assicurati mucchi di vie parallele
La volontà perpendicolare
Ambigua sgarbata condizionante.
[Lei osò dirgli Ti amo
Sciocca stella del mattino.
Lui le si rivoltò contro.
Lui risentito
Contrariato.
Fedele all'essere infedele.
Offese direzionate
Pretese immonde.]
Fa' pure
Accomodati
Ribalta i sogni.
Ricopri l'amore con foglie smorte
Vestiti di delusione
Indossa un autoinganno.
Tu solo
Tra te e il Sé
Tuo è il regno di contramore.
giovedì 31 ottobre 2013
La versione di Valérie
Basta accorgersi
Dei nostri occhi
Imprigionati dentro ai sorrisi
Trecento baci
Nessuna colpa
Rivelazione
Basta accorgersi
Di gesti invincibili
Nella regia del caldo estivo
E la moria di fiori piccoli
Distesi sopra i capelli
Appiccicosi d'umidità
Basta accorgersi
Della bellezza dell'inseguirsi
Tra strade nuove
E l'autostrada un po' distratta
Sempre la solita
D'ingorghi matti
Basta voler accorgersi
Del magazzino con mille dischi
Scompaginati per l'emozione
E sguardi attenti
Silenzi complici
Che bel segreto!
martedì 17 settembre 2013
La bicicletta verde
Quando il cinema commuove e trasforma la realtà sociale
Il film La bicicletta verde della regista saudita Haifaa Al Mansour è riuscito a compiere due miracoli.
Non solo è la prima volta nella storia della cinematografia saudita che una pellicola interamente girata nel Regno é stata candidata agli Oscar ma, addirittura, grazie a questo film e in seguito al grande successo di pubblico riscontrato, l'Arabia Saudita ha dovuto prendere coscienza del fatto che consentire alle donne di andare in bicicletta non significa essere imparentati col demonio bensì ampliare la luminosità (più o meno divina) dello sguardo gettato sulle cose del mondo e della vita.
In Arabia Saudita, per la cronaca, non esistono sale cinematografiche pubbliche (il passaparola ha fatto sì che un numero enorme di persone riuscissero a vedere il dvd nei salotti di casa) e fino a poche settimane fa non era consentito alle donne di comprare o di utilizzare una bicicletta.
Il film racconta la storia di Wadjda, ragazzina dotata di rara intelligenza e di una grinta invidiabile, decisa con ostinazione a raccogliere la somma di denaro utile a comprare una bicicletta nonostante la Sharia vieti alle ragazze di guidarla.
Wadjda per raggiungere l'obiettivo è disposta a tutto: appoggiata unicamente dall'affetto incondizionato del suo miglior amico, lotta con tenacia contro l'opposizione dell'amata madre, vince la perplessità del negoziante, si batte contro le ristrettezze della mentalità imperante nel suo paese.
Per puro paradosso è proprio lo studio maniacale del Corano a farla trionfare nel duplice intento di rinforzare l'amore materno (in parte anche quello deficitario del padre), garantendosi il meritatissimo diritto a possedere la bicicletta verde.
E' un film da non perdere, è una storia commovente che sa evidenziare con grazia i punti di forza e di fragilità del mondo femminile ed è perciò riuscito a imprimere un segno indelebile nella coscienza delle persone e della collettività.
martedì 13 agosto 2013
Piccolo spazio pubblicità
"Sogni il mondo dello spettacolo?"
"NO, preferisco vivere."
"Vuoi cancellare le rughe dal tuo viso e dimostrare 25 anni?"
"NO, preferisco sorridere."
"Ti piacerebbe pubblicare il libro che hai chiuso nel cassetto?"
"NO, chi tiene i libri chiusi nei cassetti è psicopatico."
"Vorresti migliorare il livello della tua autostima?"
"NO, vorrei veder crescere la stima reciproca tra le persone."
E' un mondo difficile.
domenica 11 agosto 2013
Nel nome delle rose
Se son rose pungeranno.
Per ogni fiore colorato di perfezione
ci sono foglie spine profumo
forme incantevoli.
Un roseto si prende intero, così è la vita.
(01.08.2013)
martedì 16 luglio 2013
Metti una sera a Lucca
Nick Cave & The Bad Seeds
Succede di andare a un concerto pensando a un pezzo, magari a un capolavoro non proprio recente.
Succede di ritenere altamente improbabile la fortuna di poterlo ascoltare lì, dal vivo, ché quella perla per te unica è solo un piccolo punto in mezzo al mare.
Poi, dopo una pausa di silenzio, dal palco senti la sua voce meravigliosa pronta a chiedere al pubblico "What do you wanna hear?" e come dentro a un rituale magico evochi silenziosamente "Love Letter", una delle più belle canzoni d'amore di tutti i tempi.
Attimi di inebriante incertezza, una ragazza mi guarda con la faccia a forma di punto interrogativo "Tu, che dici?", io dico "Love Letter".
D'improvviso arriva la prima nota al piano...i miracoli esistono.
Lucca, 11 luglio 2013
venerdì 21 giugno 2013
La cognizione dell'amore
Lui diceva di amarla, lasciando e tornando, lasciando e tornando.
Lei lo amava, da sempre.
Lui farfugliava tutto, il contrario di tutto, tutto al contrario.
Lei s'era trovata a aspettarlo, senza aspettative.
Lui voleva legarla a sé, come un'icona immaginaria.
Per lui gli anni erano pensieri, tra sé e sé.
Per lei un anno era un arco di vita da musicare insieme.
Lui conosceva il Noi soltanto alla prima persona singolare.
Lei gli credeva, credeva anche alle sue bugie.
Lui ripeteva: Nulla è cambiato.
Lei pensava: Appunto.
Lui voleva rubarle la possibilità di dimenticare.
Lei desiderava tornare a volare.
Lui le parlava al condizionale.
Lei amava i verbi coniugati al presente.
Lui pur di non dire Ti amo cominciava a frignare.
Lei pazientava.
Lui scappava.
Lei gli permetteva di tornare.
E lui scappava.
Lei c'era, lui lo sapeva.
Lui fingeva di esserci.
Lei era lì, come l'esserci-nel-mondo.
Lui fuggiva dalla vita e lo chiamava amore.
Lei voleva salpare.
Lui la ancorava alla terra arida.
Lei voleva la sua felicità.
Lui non sopportava di saperla libera e felice.
Lei, in un giorno di giugno, lo salutò.
Ciao ciao, ciao amore, ciao.
Adesso basta.
[1162013]
domenica 16 giugno 2013
Sogno numero quattro
Sarà la luce tersa di questa domenica di giugno
sarà il pianto liberatorio della notte
sarà il desiderio dei sorrisi più belli del pianeta
sarà che a L'Avana si respira felicità arcaica
e l'anima si musica in ogni angolo di strada,
tra le case di colori sverniciati,
mojito a colazione
ed è musica stupenda
- ché a Cuba ballano pure le onde del mare -
sarà che Cayo Largo è il paradiso della terra
coi suoi granchi giganti e conchiglie come opere d'arte
iguane preistoriche
pesci contenti che parlano tutte le lingue del mondo
sarà che vorrei tornare
sarà che un giorno ritornerò.
domenica 26 maggio 2013
venerdì 10 maggio 2013
Era di maggio
Passano le ore nel cuore della città vecchia
sono passaggi di notte nera
vicoli inondati da lacrime
pietre secolari rabbiose stanche
l'ingiusto sovrasta il dolore.
Si sono arrestate le onde
di là dai vecchi moli
è un regno immobile.
Se il mare potesse parlare,
se solo il mare potesse parlare,
direbbe due quattro otto parole
per inchiodare le azioni umane
per sprigionare energia sui salvati
donando senso all'imperdonabile scomparire
di chi è sommerso e non potrà tornare.
[Genova, 8 maggio 2013]
domenica 14 aprile 2013
venerdì 5 aprile 2013
Tocca a te
E' un fatto di intelligenza
E' la vita, sorella sveglia
Sono lune complesse
E' la costellazione del vento
Tocca a te, vola e decidi.
venerdì 29 marzo 2013
MaternaMente
Profondo é il pozzo
Dell'amore materno
Lí dentro il buio diventa giorno
Là in mezzo alla notte nera
Governano i raggi del sole
giovedì 28 marzo 2013
Un giorno devi andare (o forse resta dove sei)
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Un giorno devi andare |
Non fanno eccezione neppure i registi più promettenti e intelligenti come Giorgio Diritti.
"Un giorno devi andare" si presenta come una scommessa, che è anche promessa, ma finisce col perdersi nell'inconsistenza narrativa.
La bellezza della fotografia si scontra con la fredda rigidità della colonna sonora.
Nella sceneggiatura qualcosa non funziona, la religiosità è incanalata lungo sentieri tristi, ripetitivi, deprimenti.
Il femminile è costretto tra i dolori della maternità e il rigore di un'estrema separatezza dalla vita che scorre.
Si esce con la sensazione di un'opportunità perduta in fondo al mare. L'assenza di respiro poetico fa venire voglia di rimanere esattamente dove e come si è. Nessun desiderio di andare per le vie del mondo.
martedì 29 gennaio 2013
Se mi voti, semivuoti.
Se mi voti ti abbasso le tasse.
Se mi voti avrai una banca per amica.
Se mi voti ti tolgo l'Imu.
Se mi voti ti regalo lo scottex per la scuola pubblica.
Se mi voti ti dirò qualcosa in più su Ustica.
Se mi voti parteciperai a Ballarò.
Se mi voti
Se mi voti
Se mi voti
Semivuoti.
lunedì 28 gennaio 2013
La religione del nostro tempo
Alla mia nazione
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico,
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, perfetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto il male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.
Nuovi epigrammi (1958-1959)
sabato 26 gennaio 2013
Essere sabbia
Se fossi sabbia
sarei castello in estate
Dimora per granchi affamati nel mare invernale
Spugna vitale nel canto
di quattro stagioni
mercoledì 16 gennaio 2013
Notturno genovese
Vesto abiti invisibili
Di note notturne indosso il peso
Ti aggiungo al sogno
Registro smorfie di intimità inconsueta
Buona é la notte così
lunedì 14 gennaio 2013
Tornare
Quel che torna ha da tornare
Ciò che sta morendo, inesorabilmente muore
L'amore non patisce la morte
L'amore ha radici millenarie
L'amore è un albero madre
Germoglia a dispetto del ghiaccio
Si disseta negli abissi marini
Intreccia il buio con luce e sale
Va
Vola
Va e vola
Tornando, ritorna
martedì 8 gennaio 2013
Mare
da Parole sparse in tutti gli angoli
Mare che parli le mie piccole
verità
Rifletti lo scorrere lento di
onde inquiete
Un ritmo sinuoso mai fermo
affiori dal profondo
Copri di sale
Poi sciacqui in nuova forma dolce
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