Ipocrisia fa rima con misoginia
La barbarie avanza.
Non ho mai sentito tante corbellerie planetarie "quotate" come in queste ultime ore.
Utilizzatori finali che decidono della vita delle donne a colpi di decreto,
fornitrici di se stesse agli utilizzatori finali che sbraitano e rivendicano il diritto di svendersi ai potenti.
E' semplicemente spaventoso che dei maschi al potere, tra i quali figurano pregiudicati e spregiudicati, si permettano di trattare la metà abbondante dell'umanità come una specie protetta o alla stregua del commercio del latte.
Soltanto coloro che ritengano impari le differenze tra mondo maschile e universo femminile possono percorrere la strada della 'parità', con tanto d'invenzione di quote per specie in via di estinzione, e con ciò proseguire beati nel coltivare e espandere la misoginia.