sabato 15 settembre 2012

Pietà di Kim Ki-Duk



Leone d'oro, Mostra del cinema di Venezia 2012


C'è sempre da imparare dal cinema di Kim Ki-Dukanche (soprattutto?) quando l'incalzare della crudezza narrativa adombra la vena ironica.
Il filo conduttore della sua opera - il rapporto tra il sadismo e la poesia nei passaggi da Oriente a Occidente - è intatto.
Dal punto di vista estetico Pietà rasenta la perfezione stilistica: puro trionfo della bellezza disarmante.
Di questi tempi, è un mezzo miracolo.
Sebbene questa non sia un'opera adatta a tutti, come del resto non lo è la maggioranza dei film d'autore dei registi orientali, il Leone d'oro è il giusto premio per uno dei più grandi maestri del cinema contemporaneo.

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